È un anno di calma. Patriota è placato. Butcher lavora per il governo supervisionato da Hughie di tutte le persone. Entrambi vogliono trasformare la pace e tranquillità in sangue e ossa. The Boys vengono a conoscenza di una misteriosa arma Anti-Super, finiscono per scontrarsi con i Sette, dando il via alla guerra e alla caccia alla leggenda del primo Supereroe: Soldatino
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Una terza stagione buona che offre divertimento e pur con qualche piccolo difetto non si può dire che annoi, anzi direi decisamente il contrario. Il gruppo dei personaggi principali si muove a memoria con i loro personaggi facendo sempre vedere nuove sfaccettature. Ottima direi l'introduzione di Soldier Boy in questa stagione. Se Patriota lo possiamo definire una versione perversa di Superman, Soldier Boy lo è di Capitan America. Un supereroe del passato, della seconda guerra mondiale e della guerra fredda e di un'America che fu, ma sempre in senso negativo perchè i supereroi in questa serie non esistono. Palesemente razzista e maschilista Soldier Boy, quanto ipocrita e narcisista Patriota. Da questo parte il fulcro centrale della stagione, cioè il rapporto padre/figlio. Padri che non fanno ricadere le colpe sui figli come dice il vecchio adagio, ma padri che corrompono l'anima dei figli, riducendoli a simulacri della loro imperfezione. America dei padri e America dei figli, un'America spezzata e divisa tra idolatrare degli esseri deboli e meschini, chiamati supereroi e chi li combatte. Buone premesse per la quarta stagione, a patto che sia l'ultima.